L’ultimo film di Pieraccioni, “Io e Marylin”, l’utimo libro della Kinsella , “La ragazza fantasma”: due presenze che tornano dal passato e mettono a dura prova il protagonista del film e la protagonista del libro che , giudicati folli dal mondo intorno a loro, sono gli unici, o tra i pochi, a vedere al di là delle apparenze e nei mondi paralleli che si intersecano con il loro. La follia é sembrata una risposta possibile perché i vecchi schemi si dissolvessero, una follia non sempre etichettata come tale ma certamente vista come stranezza, asocialità, repentino cambiamento, chiusura. Ma nel film e nel romanzo “i folli” si aprono ai fantasmi del passato, nella realtà che ci viene incontro ora, non ci resta che aprirci al presente verso l’ ignoto, un ignoto accattivante e tutto da scoprire. Penso ai due recentissimi gesti etichettati come Follia , la “duomata” di Massimo Tartaglia a Berlusconi, e la “sampietrata” di Susanna Maiolo al Papa. Penso al mio seminario sulla Follia, l’unico mio seminario che sia stato soppresso perché non gradito, dopo trenta anni di esperienza in seminari…”Ma non credevo che nascere folle, aprire le zolle, potesse scatenar tempesta”, scriveva Alda Merini, rinchiusa anni e anni in manicomio. Ora “passata la tempesta, odo augelli far festa”…Non so se la tempesta sia passata, ma certamente qualcosa di nuovo é arrivato, una energia che non so ancora di cosa sappia, ma che prelude al Nuovo. Mi sento molto più leggera, tranquilla…stiamo a vedere insieme ….