Memoria porta Coscienza

Una delle mie prime ricerche, tanti anni fa, ai tempi dell’Università, é stato uno studio sul rapporto tra memorizzazione e creatività, basato sul concetto che la creatività aumenta aumentando la capacità di memorizzazione. I concetti, i dati, le parole memorizzate costituiscono un archivio sempre a disposizione per chi sta creando e, se già riposte in quell’archivio, l’energia creativa non viene dispersa nUn concetto allora nuovo per me che ero stata studentessa di una scuola sul crinale tra quella vecchia che promuoveva l’esercizio della memoria e i prodromi del “nuovo” , propenso a sostituire la comprensione del concetto allo studio mnemonico. Per una ventina d’anni, d’allora, ho insegnato anche io, mentre continuavo a esplorare la conoscenza da svariati punti di vista. Per questo , pur promuovendo  lo sviluppo della conoscenza di sé attraverso la Letteratura e la capacità di analisi, sintesi e collegamento, ho sempre voluto che i miei studenti memorizzassero i versi degli autori che insegnavo al triennio del liceo classico, al biennio dello scientifico e nella scuola media. Molto controcorrente, pur insegnando in una delle scuole milanesi più prestigiose dal punto di vista della formazione culturale, invitavo i miei allievi a ricordare a memoria versi danteschi della Divina Commedia e poi Ariosto, Pascoli, Leopardi, Ungaretti e via dicendo, perché capivo che anche lì stava una chiave per sviluppare la creatività. Negli anni, poi, ho anche fondato e diretto una Accademia per lo sviluppo della Creatività, quindi posso dire di conoscere bene l’argomento..ma, anche ora che da quasi venti anni non insegno più a scuola, mi rendo conto che i due elementi, Creatività e memorizzazione, non possono essere scissi. E spero che la Creatività non muoia ora che la memoria é stata addormentata, ora che il numero di parole conosciute é diminuito in modo considerevole e drammatico, ora che le operazioni per noi un tempo elementari sono diventate obsolete: leggere, scrivere, far di conto, memorizzare, analizzare, sintetizzare, collegare, comprendere. Spero che davvero tutto questo venga sostituito da qualcosa di altrettanto valido, e sono certa che qualcosa di buono succederà. Lo spero, perché senza Creatività non può esserci Consapevolezza e senza Consapevolezza non può esserci Coscienza e senza Coscienza la Manipolazione può raggiungere vette ancora più drammatiche. Ho usato apposta la lettera maiuscola, forse con un retaggio di nostalgia per i valori che non vorrei venissero ridotti a meta di una “recherche du temps perdue”, perché per crescere davvero bisogna sempre andare avanti.

2 pensieri su “Memoria porta Coscienza”

  1. Ciao Susanna, sono d’accordo con te. Imparare a memoria ed essere creativi sono spesso visti come aspetti duali, in conflitto. Invece non lo sono affatto, e rispetto a tutto quello che hai già detto tu, vorrei aggiungere che imparare a memoria è sinonimo di umiltà, non di schiavitù mentale.. Umiltà che poi ti permette di essere creativo e di usare un meraviglioso bagaglio acquisito! Con gli anni mi sono appunto accorto che è una grande risorse personale e per questo mi rammarico del fatto che quelli della mia generazione da giovani abbiano perso l’occasione di imparare a memoria molte più cose… Purtroppo l’ondata “modernista” chiamiamola così, ci ha travolti in pieno… Certo un’ondata non paragonabile a quella che c’è oggi, che ondata non è nemmeno più. E’ uno tsunami anti-umanesimo che miete vittime, letteralmente. Se questa si può chiamare modernità… Pensare che la risorsa più grande dell’uomo… è proprio l’uomo stesso.

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  2. Picasso diceva che non si deve imitare, ma si deve copiare. Ripetersi a memoria versi e brani ricchi di bellezza costituisce una base da cui far scaturire il nuovo, che da qualche parte deve pure avere una base. Hai ragione Susanna, e in questi tempi bui vediamo invece affossare certi valori

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