Cerco un centro di gravità permanente

Ogni sapere é sterile erudizione se non va di pari passo con la crescita interiore, con l’essere. Non ci può essere sapere senza un adeguato sviluppo dell’essere.. il gioco della vita é armonia tra essere e sapere..ovunque possiamo riconoscere la sterilità di un sapere senza l’essere e il brancolare nel vuoto di un essere senza il sapere.. L’uno e l’altro insieme, quando procedono paralleli, forse producono saggezza, quella vera, quella radicata e instabile. Diffidiamo della saggezza stabile, quella che crede di essere un punto di arrivo e “sta”, seduta con le gambe sulla scrivania oppure sotto a un tavolo o anche in cima a una montagna a godersi il suo diploma. La saggezza deve essere instabile , deve dubitare di sé per poter uscire dai limiti che credeva di avere e scoprirsi capace di rincorrere la linea dell’orizzonte e smascherarne la bugia. Sono saggio se dubito di esserlo pur amando quella parte limitata di saggezza che riconosco in me e che per me é tutta la saggezza possibile ora. Ma so che io non sono questa ma che ho ancora tanto da essere, io sarò quello che sto diventando. Sempre di più, sempre più in là. E perché questo avvenga l’essere, il mio sviluppo interiore, e il sapere devono procedere insieme e, addizionati si potenziano a vicenda moltiplicandosi e dando corpo alla saggezza. Quante erudizioni senza essenza  che si nutrono solo di personalità rimangono lettera morta, spesso allontanando gli altri dal sapere e noi dalla saggezza. Quante essenze rimangono allo stato potenziale perché senza sapere non sanno a cosa agganciarsi per poter continuare a crescere e far crescere chi si intreccia con loro. Quante illusioni su di sé e sul mondo si accumulano così su questo mondo di persone addormentate, sonnambule, schiave, senza un centri di gravità permanente. Dormento ci si adatta al materasso e al cuscino che abbiamo fino a quando scopriamo in tv che ne esistono di migliori che arrivano a casa anche in pochi giorni, non prima che un esperto venga a visitarci per stabilire insieme il piano migliore. Chi vive dormendo crede che quell’esperto sia lì per lui e voglia consigliarlo per il suo bene, invece quell’esperto é lì per la ditta di materassi che a sua volta agisce per produrre capitale da spendere per pagare le tasse e per consumare in una giostra infinita di cui l’uomo che voleva un cuscino nuovo é solo una pedina. Le illusioni ci spingono ad adattarci, a ubbidire, a credere di sapere in questa costante crescita del desiderio. Quella del cuscino e del materasso nuovo non é conoscenza, non é sapere, é solo illusione che non ci insegna a scegliere in base a quello che siamo e non in base a quello che crediamo di essere. E se non cresciamo dentro, non sviluppiamo l’essenza, crediamo di sapere chi siamo quando invece ancora non lo sappiamo. E comperiamo materassi sbagliati.

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